Benessere

Uva da tavola in cucina. Tre ricette dolci sfiziose

Il modo migliore per gustare l’uva da tavola in generale, e ovviamente quella senza semi, è naturalmente quella di mangiarla fresca, al naturale diciamo. Però può certamente diventare un ingrediente sfizioso e originale anche in molte preparazioni. Tralasciando le deliziose marmellate che possiamo creare con l’uva da tavola, ideali per accompagnare la nostra colazione o le nostre merende, ma, perché no, anche in accompagnamento a formaggi, il nostro amato frutto si presta anche ad essere utilizzato in molte altre preparazioni.

Quali?

Beh, girovagando in rete, mi sono imbattuto in sito davvero interessante, si chiama Spigoloso: tante belle ricette, ben spiegate e con foto davvero originali (tra le quali anche quella che vedete in questo post). Tra queste vi segnalo un bel post che parla proprio dell’uva tavola in cucina e dove vengono consigliate tre ricette: gli spiedini di uva caramellata, la schacciata all’uva e la mousse di uva e amaretti.

Per il procedimento delle tre ricette citate da Spigoloso vi lascio alla lettura dell’articolo, però vorrei qui segnalarvi nell’introduzione un passaggio che trovo utile e interessante.

L’autrice dell’articolo, Federica Gemma, infatti, dice:

“Per l’uso dell’uva in cucina mandate a memoria queste semplici istruzioni: adoperando uno spelucchino ben affilato pelate al vivo gli acini, sezionateli a metà, eliminate i vinaccioli. Da qui in avanti è sufficiente astenersi dal cuocere i chicchi, perderebbero fatalmente nerbo e profumi. Se l’uva si accompagna a un piatto caldo, gli acini, puliti nel modo descritto, vanno aggiunti alla preparazione o alla salsa solo all’ultimo momento, prudentemente lontano dal fuoco. Un accorgimento per rendere l’uva lucida è scottare per due secondi il grappolo in acqua bollente”.

Via i vinaccioli, quindi. Se usate quella senza semi, invece, potete risparmiarvi questo passaggio. Perché sono da togliere? Perché sono ricchi di tannini e quindi possono conferire una sensazione di astringenza, quasi amarognola che può dare, quindi, fastidio, sia nelle preparazioni dolci che in quelle salate.